Il terzo incontro con i ragazzi ha previsto l'attuazione di esercizi inerenti alla conoscenza e all'interazione con lo spazio: sapersi muovere nello spazio.
ORE 13:30
Arrivo animatori – PREPARAZIONE DELL’AULA
Questa volta, avendo a disposizione la palestra e quindi uno spazio molto più ampio rispetto all'aula usata per gli altri incontri, non abbiamo dovuto spostare i banchi e sedie ma solamente posizionare il Serpentone nel punto più visibile della stanza, in modo tale da renderlo sempre accessibile all’attenzione dei ragazzi.
Lo scopo era comprendere come sfruttare totalmente uno spazio molto ampio. L’utilizzo della palestra è stata appositamente richiesta per il tipo di lavoro che saremo andati a svolgere.
Come risultato i ragazzi, non essendo abituati a lavorare in uno spazio così ampio, hanno dimostrato un certo disorientamento sin dall'inizio dell'incontro, che si è espresso conseguentemente nella difficoltà a svolgere gli esercizi a causa anche di una bassa attenzione alle consegne dell'animatore.
ORE14:00
RISCALDAMENTO (15-20 min)
Allo scopo di acquisire consapevolezza e controllo delle diverse sezioni corporee implicate, i primi esercizi di riscaldamento hanno comportato “ l’isolamento” di alcune parti del corpo.
A partire dalla posizione neutra gli allievi hanno cercato di muovere, a ritmo di musica, solo una sezione del proprio corpo (nello specifico testa, spalle, torace, bacino, ginocchia, gambe, braccia e piedi) lasciando fermi tutti gli altri muscoli, nelle diverse direzioni dello spazio: avanti, indietro, destra e sinistra.
Nel rispetto del tema della giornata, sono stati inseriti nel riscaldamento alcuni esercizi che andassero a lavorare immediatamente sull'interazione con lo spazio.
Inizialmente il ritmo impostato dalla musica è stato lento e la camminata “neutra” (cioè inespressiva ed eseguita secondo le modalità della posizione neutra) in seguito, gradatamente, con l’accelerazione del ritmo è aumentata anche l’ampiezza e la velocità del passo costringendo i ragazzi ad una maggiore attenzione allo spazio e al movimento di ogni singolo partecipante all’esercizio.
Conseguentemente all'aumento della lunghezza del passo, si è cercato di prestare attenzione all’appoggio della pianta del piede sul pavimento in modo tale da sforzarsi di percepire il movimento di tutta l’articolazione.
Lo scopo era riattivare l'organismo dopo una lunga giornata passata sui banchi. Portare i ragazzi a conoscere lo spazio che li circonda.
Come risultato i ragazzi si sono molto divertiti a fare dei grandi balzi verso l'alto o verso il compagno ma hanno dimostrato anche di essere poco concentrati sul lavoro individuale, essendo spesso distratti dalla curiosità di vedere dove fossero gli altri compagni.